Attacco informatico alla Bce, colpito il sito Bird

A rischio indirizzi e-mail, nomi e altri dati di 481 abbonati. La banca: non toccati i sistemi interni dell’Istituto

Anche la Banca Centrale Europea nei giorni scorsi è finita sotto attacco dei pirati informatici. Il potente istituto incaricato dell’attuazione della politica monetaria per i paesi dell’Unione europea che hanno aderito alla moneta unica, è stato violato nel suo sito “Banck integrate reporting dictionary” (Bird), un servizio che serve a fornire informazioni e statistiche sempre aggiornati sui regolamenti che le banche devono necessariamente seguire.

La Bce, attraverso una nota stampa, ha spiegato che la violazione delle misure di sicurezza del sito web in questione (gestito da un provider esterno) potrebbe aver messo a rischio indirizzi e-mail, nomi e altri dati dei 481 abbonati alla newsletter, ma non le loro password. Sempre la Banca Centrale Europea, ha precisato che l’attacco non avrebbe interessato né i sistemi interni della banca, né i dati sensibili del mercato, essendo il sito separato da ogni sistema interno ed esterno della stessa Bce.

Gli abbonati colpiti dalla violazione sono stati immediatamente informati dell’attacco e al tempo stesso è stato informato il Garante europeo della protezione dei dati al fine di adottare “le misure necessarie – recita il comunicato – per garantire che il sito web possa riprendere in sicurezza le operazioni”.

Il fatto che gli hacker siano comunque riusciti ad accedere in un sistema tanto protetto, conferma ancora una volta quanto sia importante oggi predisporre soluzioni sempre più serie e professionali per garantire la sicurezza dei dati sensibili dei cittadini. Da questo punto di vista, incentivare la cosiddetta Intelligenza artificiale, potrà garantire risultati più incisivi nell’individuazione e nella difesa degli attacchi più sofisticati che i criminali informatici da tempo stanno mettendo in pratica.

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