Controlli GDPR, continuano i controlli ad aziende e PA della Guardia di Finanza

Ecco altri luoghi dove sono stati effettuati gli interventi negli ultimi due anni
Vanno avanti i controlli della Guardia di Finanza per verificare l’operato di aziende e amministrazioni pubbliche in merito al rispetto delle prescrizioni della normativa UE 2016/679 (GDPR).
Lo scorso 26 luglio 2018 il Garante privacy ha stabilito quali dovranno essere i nuovi criteri degli accertamenti da eseguire. Sarà fondamentale che nelle società in cui la figura del Dpo è richiesta, si sia provveduto a nominarla.
CONTROLLI RECENTI DELLA GDF SUL GDPR
La mappa dei controlli della Guardia di Finanza spazia in maniera conforme su tutto il territorio nazionale. Facendo un passo indietro, le azioni ispettive tra il 2017 e il 2018, da Nord a Sud, hanno riguardato numerose aziende private e pubbliche amministrazioni.
Dopo il primo elenco, ecco altri casi che hanno richiesto l’intervento del Garante privacy:
CAMPANIA – 19/07/2018
A Torre del Greco, nel napoletano, sono stati svolti degli accertamenti presso un’azienda che si occupa di raccolta, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti in relazione al trattamento dei dati personali effettuato attraverso un sistema di localizzazione geografica fornito da una società, fornitrice del servizio.
CAMPANIA – 02/03/2017
Rilevata l’illiceità del trattamento dei dati effettuato da un Comune del napoletano sullo stato di salute di determinate persone, è stato vietata l´ulteriore diffusione – sia attraverso la pubblicazione nell´area denominata «Amministrazione trasparente» che in qualsiasi altra parte del sito web istituzionale – dei dati personali.
SICILIA – 12/04/2018
A Messina è stata accertata la pubblicazione su un sito web istituzionale di dati identificativi di persone fisiche destinatarie di benefici economici da cui è possibile ricavare informazioni relative allo stato di salute e alla situazione di disagio economico-sociale.
VENETO – 15/06/2017
Una persona, per il tramite dell´Ordine dei medici e odontoiatri della Provincia di Padova, ha lamentato di essere stata destinatario di una chiamata promozionale indesiderata da parte di un’impresa sulla propria utenza mobile avente ad oggetto la proposta di una visita odontoiatrica gratuita per sé o per un familiare.