Data breach e fatturazione elettronica, società sotto osservazione

Garante per la protezione dei dati personali e Guardia di finanza nuovamente al lavoro. Approvato il piano ispettivo per il secondo semestre 2020
Il Garante per la protezione dei dati personali ha approvato il piano ispettivo per secondo semestre 2020. Si tratta di una attività di accertamento effettuata insieme alla Guardia di finanza (Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche). Nel primo semestre l’ispezione si è concentrata su diversi settori pubblici e privati, con un occhio di riguardo per la fatturazione elettronica, le grandi banche pubbliche, i software per la gestione del whistleblowing (comunicazione di informazioni su attività illecite), le società di intermediazione immobiliare, il marketing e i tour operator.
Il bilancio del primo semestre 2020
Il bilancio del primo semestre 2020 ha registrato una crescita esponenziale delle sanzioni. Si è passati, infatti, da 1 milione 223mila euro del primo semestre 2019 a 7 milioni 108 mila euro del primo semestre 2020, con un aumento del 481 per cento. Inoltre sono state effettuate iscrizioni a ruolo per un importo complessivo di 5 milioni 42 mila euro (+124 per cento), mentre nel primo semestre 2019 l’importo era stato di 2 milioni 248mila euro.
Chi riguarda il piano ispettivo
L’indagine dell’Autorità garante e della Guardia di finanza (svolta anche a seguito di segnalazioni e reclami) riguarderà anche nel secondo semestre 2020 i trattamenti di dati svolti nell’ambito di settori particolarmente delicati come la fatturazione elettronica, il whistleblowing, il food delivery (consegna cibo al dettaglio), le violazioni della sicurezza dei dati (data breach). Sotto la lente di ingrandimento del Garante per la protezione dei dati personali finiranno anche le società che operano nel settore del “rating reputazionale”, il nuovo strumento messo in atto dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Altre ispezioni del Garante verificheranno anche il rispetto delle norme nel rilascio di certificati tramite l’Anagrafe nazionale della popolazione residente, e nell’attività di marketing, sia nel settore pubblico che privato.
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