Dati dei minori non vaccinati spediti via e-mail, ammonita Provincia

Un dipendente aveva inviato una comunicazione condivisa a sedici genitori. Il Garante non ha inflitto sanzioni, ecco il motivo
Il Garante della privacy ha ammonito la Provincia di Trento per aver inviato, in prossimità dell’avvio dell’anno scolastico, una e-mail condivisa a sedici genitori di bambini che non erano in regola con l’obbligo delle vaccinazioni. In questo modo, ogni indirizzo e-mail è stato visualizzato dai diretti interessati.
Un atto ritenuto dall’Autorità garante non in linea con quelli che sono i principi fondamentali in materia di trattamento dei dati personali. Nel caso specifico, trattandosi di una comunicazione di informazioni relative alla salute di minori, i dati dovevano essere trattati tenendo conto di un idoneo presupposto giuridico, rispettando i principi di liceità, correttezza e trasparenza nonché di minimizzazione. I dati avrebbero dovuto essere diffusi in modo sicuro e solo se adeguati, pertinenti e limitati rispetto alle finalità per le quali sono trattati.
In sintesi, la Provincia di Trento avrebbe dovuto inviare la comunicazione a ogni singolo genitore in forma separata e personalizzata, oppure utilizzando lo strumento della copia conoscenza nascosta (Ccn), per rendere ogni indirizzo riservato.
Il Garante, trattandosi di un primo e isolato caso che ha coinvolto la Provincia di Trento e in modo specifico un dipendente, ha optato per l’ammonimento e non per la sanzione. A ciò va aggiunto che è stata la stessa Provincia ad informare il Garante della violazione effettuata, scusandosi per l’accaduto e impegnandosi ad adottare atti e iniziative volte a sensibilizzare i propri dipendenti al rispetto della disciplina dei dati personali.
FONTE:
garanteprivacy.it
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