Droni e privacy, ecco alcune raccomandazioni

L’utilizzo dei velivoli radiocomandati ad uso ricreativo comporta diversi limiti di cui tenere conto per evitare sanzioni. In alcuni casi interviene anche il Garante
Sono velivoli radiocomandati con un pilota remoto e, tra le evoluzioni tecnologiche degli ultimi anni, sono diventati una vera e propria mania per esperti e non. Stiamo parlando dei droni, utilizzatissimi non solo da professionisti del settore, ma anche da semplici amatori innamorati delle riprese video aeree. Ma se si parla di video, non si possono assolutamente trascurare le regole sulla privacy, specie se si tratta di riprese effettuate in luoghi pubblici come parchi, strade o spiagge.
L’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) ha messo in campo alcune norme per chi pratica questo genere di attività. Far volare infatti un drone munito di fotocamera in uno spazio pubblico impone alcune limitazioni che è sempre importante conoscere per evitare sanzioni inattese nel caso le immagini registrate dovessero finire su internet, sui social media o in chat.
A meno che l’uso di tale mezzo non sia vincolato ad eventi connessi a fini giornalistici, per pubblicare determinate immagini serve sempre il consenso dei soggetti ripresi e, se tale consenso risultasse difficile da ottenere, bisogna evitare, nella diffusione del video, che i volti dei soggetti ripresi siano riconoscibili. Ma non è soltanto con i volti delle persone che bisogna fare i conti. Anche fornire, attraverso un video, dati personali come indirizzi di casa, targhe di automobili o altro è severamente vietato. Inoltre, invadere con le riprese gli spazi altrui, in alcuni casi può portare anche alla violazione delle norme penali con ovvie conseguenze per i colpevoli.
Tra gli altri divieti di cui bisogna tenere conto quando si utilizza un drone, c’è quello che riguarda la registrazione volontaria di conversazioni altrui. Nel caso si dovessero invece registrare piccoli pezzi di conversazioni in modo casuale, questi possono essere divulgati solo nel caso in cui non dovessero rendere riconoscibile il contesto, i contenuti e le persone coinvolte.
E’ sempre indispensabile, quando si usa un drone, non urtare la suscettibilità delle persone, invadendo i loro spazi.
Va detto che sulla base del nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali, i droni devono essere costruiti e configurati per accumulare il minor numero di dati possibile.
Un altro aspetto da non sottovalutare coinvolge il pilota del drone, il quale deve risultare sempre visibile per non scatenare inutili preoccupazioni o sospetti negli altri. Una volta individuato il pilota del drone, chiunque si trovi in uno spazio pubblico ha il diritto di chiedere informazioni sull’utilizzo delle riprese ed eventualmente negare il consenso della pubblicazione delle immagini. In casi estremi ci si può rivolgere al Garante privacy o all’Autorità giudiziaria.