Evasione fiscale, al via l’Evasometro anche per i privati cittadini

Il Garante della privacy: “I controlli rispetteranno la sicurezza dei contribuenti”
Stagione estiva e crisi di governo non hanno fermato l’azione dell’Agenzia delle Entrate nel contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale. Nel mese di agosto, infatti, come ha rivelato il Messaggero, è stata avviata la sperimentazione sull’Evasometro (con il nuovo governo entrerà ufficialmente in vigore), un algoritmo che incrociando i dati dei movimenti bancari con quelli della dichiarazione dei redditi, va ad accendere i riflettori non solo sui movimenti delle aziende private che non pagano le tasse, ma anche sui privati cittadini. Ulteriori controlli della Guardia di Finanza vengono effettuati nel caso si verifichi una discrepanza superiore al 20 per cento.
I dati che verranno incrociati attraverso questa applicazione si trovano in un database denominato Superanagrafe, che contiene sia informazioni dell’Agenzia delle Entrate che della Guardia di Finanza. Un sistema che permetterà di fare controlli approfonditi su dati (anche andando indietro nel tempo) come il saldo di inizio e fine anno, movimenti in entrata e in uscita e la giacenza media sul conto. Ogni contribuente dovrà spiegare eventuali anomalie fornendo la documentazione necessaria.
L’operazione, naturalmente, pone qualche perplessità dal punto di vista della privacy dei contribuenti. A tal proposito, il Garante della privacy ha evidenziato come i controlli verranno eseguiti garantendo la massima trasparenza e rispettando la sicurezza delle persone.
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