Gdpr, in corso l’azione ispettiva del Garante privacy

Sotto la lente d’ingrandimento istituti di credito, sanità, sistema statistico nazionale, carte di fedeltà, grandi banche dati
Dopo l’approvazione del piano ispettivo arrivata nel febbraio scorso, è in pieno svolgimento l’attività investigativa del Garante privacy, in collaborazione con la Guardia di Finanza, sul trattamento e la protezione dei dati personali che in questa occasione si sta concentrando su istituti di credito, sul settore della sanità, sul sistema per il rilascio dell’identità federata (Spid), sul sistema statistico nazionale (Sistan), sulle società che si occupano di marketing e profilazione degli interessati che aderiscono a carte di fedeltà e sugli Enti pubblici, in particolare banche dati di grosse dimensioni.
Il focus
L’attività del Garante e del Nucleo speciale privacy della Guardia di Finanza sta puntando la lente d’ingrandimento in maniera specifica sulla gestione di carte di fidelizzazione delle aziende, sui trattamenti dei dati effettuati dalle Asl e trasferiti a terzi per il loro utilizzo a fini di ricerca, sul trattamento dei dati effettuati dalle banche, con riferimento ai flussi legati all’anagrafe dei conti, sul rilascio dell’identità digitale ai cittadini italiani e sul sistema integrato di Microdati (Sim) dell’Istat.
Inoltre l’indagine andrà a valutare anche l’eventuale adozione, da parte di pubbliche amministrazioni e aziende pubbliche e private che gestiscono dati sensibili, di opportune misure di sicurezza, del rispetto delle norme sull’informativa e il consenso, e la durata della conservazione dei dati. Come sempre, l’attività del Garante si occuperà anche di eventuali reclami o segnalazioni di gravi violazioni.
8 milioni di euro di sanzioni riscosse
Il bilancio 2018 dell’attività ispettiva dell’Autorità ha confermato l’incremento dell’attività sanzionatoria già registrato lo scorso anno. Nel 2018 sono state adottate 175 ordinanze-ingiunzione, a fronte delle 109 del 2017 ed è stato rilevato un notevole aumento delle somme riscosse (oltre 8 milioni di euro di sanzioni a fronte dei 3 milioni del 2017). Va registrato inoltre un incremento del 20 per cento delle violazioni amministrative contestate: 707 nel 2018 rispetto alle 589 contestazioni del 2017.
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