Ha centinaia di linee telefoniche intestate, ma lui non lo sa. Interviene il Garante

Maxi sanzione all’operatore telefonico Tim. Accertati una serie di errori nell’attività di migrazione dei dati dei clienti
Dopo le case (preferibilmente di lusso) intestate ai politici a loro insaputa, ecco arrivare le linee di telefonia fissa.
Ovviamente, in questo caso, il titolare inconsapevole (per davvero) non è un parlamentare o un ministro, ma un uomo “normale” che un bel giorno – per modo di dire – ha scoperto di essere moroso di una cifra spropositata perché intestatario di ben 826 linee telefoniche. Roba da record.
Una vicenda incredibile e senza precedenti che, dopo il reclamo della vittima, ha portato il Garante della privacy italiano a sanzionare l’operatore telefonico Tim per 800 mila euro, in quanto negligente e dalla condotta omissiva.
Ma cosa è accaduto nello specifico?
Secondo quanto è emerso dalle indagini, dal 2002 al 2004, si sono verificati una serie di errori durante l’attività di migrazione dei dati dei clienti da un sistema di gestione all’altro. La società di telefonia, pur avendo ricevuto una segnalazione dall’utente in questione, non ha svolto le adeguate verifiche di controllo per mettere in regola la sua posizione.
Non è tutto. Il Garante privacy ha rilevato come tale disservizio abbia portato alla visualizzazione dei dati personali di altri clienti da parte di chi voleva servirsi dei servizi di assistenza online. Il non corretto abbinamento degli utenti ai dati corrispondenti ha di conseguenza prodotto una illecita comunicazione di dati personali a terzi non autorizzati all’accesso.
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