Incubo per gli utenti dei siti porno, i loro dati ora sono vulnerabili

Il report di una società russa registra un aumento esponenziale degli attacchi hacker nel 2018. Cosa fare per difendersi?
La fame di dati sensibili degli hacker ormai non risparmia più nessuno e va a colpire soprattutto chi vorrebbe agire in rete nel più totale anonimato. Chiunque sia presente su internet, se non abbastanza attento e attrezzato, può essere violato della propria privacy. A farne le spese, secondo un report condotto da Kaspersky Lab (un’azienda russa specializzata nella produzione di software progettati per la sicurezza informatica), le vittime preferite dai pirati informatici sono gli utenti dei siti web per adulti, o per dirla in maniera più semplice, i consumatori del porno online. Secondo l’indagine, il numero di questo genere di naviganti digitali colpito da cyberattacchi ultimamente è cresciuto in maniera esponenziale, dai 50 mila del 2017 ai 110 mila del 2018 e la cifra, a quanto pare, è destinata ad aumentare anche nell’anno in corso.
Ma dove finiscono tutte le informazioni rubate?
E’ proprio il caso di dire che finiscono dappertutto. I dati degli utenti dei siti porno raggiungono in breve tempo il mondo sotterraneo di internet, il cosiddetto “dark web” di cui fa parte chiunque: dai criminali digitali, ai semplici esperti informatici curiosi di sapere chi circola nel mondo del porno. Ovviamente la conseguenza è che tutte le informazioni violate rendono più fluido il traffico e il commercio di dati.
Il rapporto di Kaspersky Lab evidenzia come la vittima ideale degli hacker sia chi tende a scegliere l’accesso premium, reso disponibile dai più famosi siti pornografici. Nel momento in cui l’utente, per ottenere contenuti aggiuntivi, accetta di pagare un abbonamento, firma la sua condanna. E’ proprio in quel momento che i pirati informatici sfruttano le loro capacità, sottraendo ai malcapitati di turno tutti i loro dati sensibili. Insomma, un vero e proprio incubo per gli amanti del porno online.
Ma cosa si può fare per difendersi?
In prima battuta, verrebbe da consigliare un’attività sessuale più diretta, magari con il proprio o la propria partner, ma se ciò non potesse essere possibile, la parola d’ordine è massima attenzione. Massima attenzione ad esempio a non aprire file sospetti o allegati ricevuti da mittenti sconosciuti. Inoltre non bisogna mai cliccare su pubblicità sospette o scaricare e installare applicazioni provenienti da fonti non attendibili. E’ essenziale, poi, scaricare aggiornamenti, creare password impenetrabili, modificandole con una certa frequenza e non prendere in considerazione messaggi che suggeriscono di disattivare i sistemi di sicurezza del software Office o dell’antivirus.
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