Nuovo attacco informatico, colpiti computer Asus

A finire sotto il bersaglio degli hacker è stata la supply-chain. Lo scopo sarebbe quello di spiare soggetti ben precisi
Nuovo attacco informatico, e anche questa volta di grandi proporzioni. A farne le spese nelle ultime ore migliaia di computer desktop e portatili di Asus.
A finire sotto il bersaglio degli hacker è stata la supply-chain (la catena di distribuzione) già dalle primissime fasi di lavorazione. Una violazione definita astuta e innovativa dagli esperti del settore, in quanto ha i caratteri distintivi di un attacco progettato nei minimi dettagli da veri e propri professionisti, difficile se non quasi del tutto impossibile da individuare. Infatti, dall’attacco alla sua scoperta sono trascorsi ben cinque anni, un tempo enorme che ha permesso ai pirati informatici di distribuire il malware.
Per compiere un atto di tali proporzioni, gli hacker si sono avvalsi di imponenti risorse finanziarie, utili ad acquistare i certificati di Asus per poter poi entrare nella sua supply-chain. Difficile comprendere chi possa aver organizzato una campagna tanto dispendiosa e soprattutto perché.
Secondo un’azienda russa di analisi, lo scopo dell’attacco sarebbe stato quello di spiare soggetti ben precisi, scelti in base al Mac Address della scheda di rete.
Va detto che pur essendo state attaccate soltanto 600 macchine in tutto il mondo, in molti sono pronti a scommettere che dietro questa strategia ci sia un filo comune (c’è chi parla anche di organizzazioni governative) con un preciso e inquietante obiettivo finale. Un’operazione criminosa che mette in preallarme anche altre aziende, per questa ragione diventerà indispensabile nel futuro prossimo ampliare l’applicazione delle tecnologie Ia (Intelligenza artificiale), capace di individuare ogni anomalia nei sistemi.