Ora i pirati informatici colpiscono anche i droni

Attacco hacker durante il Gran Prix di Torino. Indaga la polizia postale
La fantasia dei pirati informatici ormai non ha più limiti.
Durante la serata di inaugurazione del Grand Prix dei Droni di Torino, un attacco hacker ha mandato in tilt, seppure per qualche ora, la Champions League degli aeromobili a pilotaggio remoto, nella quale sette squadre internazionali si affrontano con i propri quadricotteri.
Secondo una prima ricostruzione, i criminali informatici sono riusciti ad accedere nelle trasmissioni che collegano i telecomandi dei piloti grazie a un dispositivo, chiamato jammer, in grado di interferire con le radiofrequenze.
Un’azione studiata nei minimi dettagli che ha consentito ai criminali informatici di far apparire sugli schermi dei radiocomandi dei partecipanti al Gran Prix una scritta alquanto eloquente: “Il drone uccide, smetti subito”.
Alcuni concorrenti, grazie alle loro capacità, sono riusciti ad operare una procedura di riposizionamento automatico per poi fare atterrare in sicurezza i propri droni. Altri, invece, hanno visto i propri aeromobili a pilotaggio remoto finire in modo inglorioso nel Po.
Gli organizzatori dell’evento si sono immediatamente attivati per contrastare l’intrusione informatica, riuscendo poi a far riprendere la gara in modo regolare. Sull’episodio sta comunque indagando la polizia postale.
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