Pubblici i dati dei minori, Instagram sotto inchiesta

Il social network avrebbe violato la privacy di almeno 5 milioni di bambini. Ora rischia una multa salatissima
Instagram finisce sotto inchiesta in Irlanda per aver violato la privacy dei minori. Ad avviare ben due indagini separate, in seguito a una serie di lamentele giunte dagli utenti, è stata l’agenzia irlandese per la protezione dei dati (Data Protection Commissioner). Secondo la ricostruzione fatta da The Telegraph, il noto social network di condivisione delle foto (di proprietà di Facebook) avrebbe rivelato i dettagli di almeno 5 milioni di bambini.
Instagram: pubblici i dati di minori di 18 anni
L’accusa rivolta a Instagram è quella di aver reso pubblici gli indirizzi e-mail e i numeri di telefono degli utenti di età inferiore ai 18 anni. A scoprire per primo la violazione è stato David Stier, un “data scientist” statunitense (figura professionale che gestisce i Big Data e ne trae informazioni rilevanti). Stier sostiene che i dettagli personali di almeno 5 milioni di bambini sono stati esposti nel momento in cui sono passati da un ambiente personale a uno aziendale allo scopo di ricevere statistiche sulla popolarità delle loro foto e dei video pubblicati. Va detto che ad oggi su Instagram non è richiesta nessuna prova per dimostrare che l’utente gestisca effettivamente una azienda e questo, ovviamente, significa che le informazioni di contatto personali come i numeri di telefono e gli indirizzi e-mail possono essere visualizzati pubblicamente sul qualsiasi profilo, consentendo a chiunque di contattare i bambini al di fuori dell’App.
Instagram rischia una multa di milioni di dollari
L’età minima per iscriversi a Instagram è di 13 anni, ma, a quanto pare, la piattaforma non verificherebbe con rigore l’accesso dei suoi utenti. Infatti, come riportato dall’Autorità competente e regolatrice indipendente per le società di comunicazione nel Regno Unito (Ofcom), più di un bambino su 5 ha tra gli 8 e i 12 anni.
Ora il Data Protection Commissioner esaminerà innanzitutto se l’App dispone delle garanzie necessarie per elaborare in modo sicuro i dati degli utenti, soprattutto minorenni. Inoltre verificherà se Instagram sta seguendo le regole di protezione dei dati pertinenti sul suo profilo e sulle impostazioni dell’account. Il Data Protection Commissioner ha confermato l’avvio delle due inchieste legali, affermando di aver “monitorato attivamente i reclami ricevuti da individui in questo settore e ha identificato potenziali preoccupazioni in relazione al trattamento dei dati personali dei minori su Instagram che richiedono un ulteriore esame”. Il Data Protection Commissioner ha il potere di imporre sanzioni al 4 per cento del fatturato globale di un’azienda, equivalente a circa 5,7 miliardi di euro nel caso di Facebook.
FONTE: telecompaper.com
protezione dei dati personali, trattamento dati personali, violazione privacy minori