Radiografie dei pazienti accessibili in rete, Italia maglia nera in Europa

L’incredibile scoperta di una società di sicurezza informatica. Avviata l’indagine del Garante privacy italiano

Una scoperta preoccupante, che mette in luce un sistema poco sano proprio dove invece tutto dovrebbe funzionare alla perfezione. La scoperta fatta in Italia dalla società tedesca di sicurezza informatica “Greenbone Networks” è per certi versi sconvolgente: quasi 6 milioni di radiografie segnate da nome, cognome e cause dell’esame svolto dal paziente, circolano in rete senza nessuna protezione. L’analisi effettuata in tutto il mondo dalla società tedesca, avvenuta tra luglio e settembre scorsi, ha messo in luce una serie di risultati a dir poco inquietanti: su 2.300 database medici sotto misura di protezione, ben 590 sono visibili in rete.

L’Italia, purtroppo, è risultato il Paese più vulnerabile d’Europa con 102.893 data set (collezione di dati) esposti (quasi 6 milioni di immagini e 1,15 milioni di accessi). In Italia vi è anche il numero più alto di sistemi esposti, ben 10, contro i 7 della Francia e i 6 della Germania.

La gravità della situazione è stata subito presa in esame dal Garante della privacy italiano Antonello Soro, che ha aperto un’indagine per avere risposte certe su questa incredibile e ingiustificata falla nei sistemi di sicurezza.

Fonti:
greenbone.net;
wired.it;
privacyitalia.eu

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