Sito dell’Inps in tilt, Soro: “Sono molto preoccupato”

Il Garante della privacy interviene sulla vicenda bonus 600 euro: “Questa falla dimostra una scarsa cultura della protezione dati nel nostro Paese”
Un data breach di grandi proporzioni sul sito dell’Inps. E’ quello che si è verificato il primo aprile quando un numero imprecisato di persone, una volta entrato sul portale dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale per richiedere il bonus di 600 euro predisposto dal Governo, è stato indirizzato sulle pagine di altri utenti.
L’Inps ha spiegato che si è trattato di un problema durato pochi minuti, ma ha comunque vietato agli utenti per diverse ore l’accesso al servizio.
Sia il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che il presidente dell’Inps Pasquale Tridico hanno parlato di attacco hacker. “Nei giorni scorsi – ha affermato quest’ultimo – abbiamo ricevuti diversi attacchi e questa mattina (ieri, ndr) si sono sommati ai molti accessi sul sito, che hanno raggiunto le 300 domande al secondo”.
Ma si è trattato realmente di un attacco esterno?
Il Garante della privacy Antonello Soro, ha espresso grande preoccupazione per quanto avvenuto. “Abbiamo immediatamente preso contatto con l’Inps – ha dichiarato all’Adnkronos – e avvieremo i primi accertamenti per verificare se possa essersi trattato di un problema legato alla progettazione del sistema o se si tratti invece di una problematica di portata più ampia. Intanto è di assoluta urgenza che l’Inps chiuda la falla e metta in sicurezza i dati. Quella della mancanza di sicurezza delle banche dati e dei siti delle amministrazioni pubbliche – ha concluso il Garante – è una questione che si ripropone costantemente, segno di una ancora insufficiente cultura della protezione dati nel nostro Paese”.
FONTI:
garanteprivacy.it;
ilsole24ore.com;
repubblica.it
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