Usa, no alla privacy sui siti a pagamento

Dati personali sugli utenti disponibili a prezzi molto bassi. Dai matrimoni ai precedenti penali, tutto rimane schedato per sempre
Pare proprio che la tutela della privacy negli Stati Uniti non sia una priorità. A rivelarlo è un dettagliato articolo pubblicato dal Sole 24 Ore secondo cui chiunque voglia avere informazioni personali su una determinata persona, può trovarle senza grandi difficoltà. Basta, infatti, sborsare una piccola somma di denaro a una delle molteplici app (o siti) che offrono tali servizi per avere in cambio ampi report sugli utenti interessati. E così, se in Europa il trattamento dei dati personali è una questione seria con tanto normativa ben definita in ogni singolo aspetto, negli Usa la legge sulla privacy appare molto più larga di vedute. Tutto ciò – almeno queste sono le giustificazioni adottate dai titolari delle piattaforme che forniscono i dati personali – serve anche a evitare a chi è solito frequentare i portali di incontri online, di imbattersi in brutte soprese. Per la serie: se mi piaci dopo aver chiacchierato con te sul web, prima di incontrarti cerco di scoprire se hai precedenti penali o se sei sposato.
Già tre anni fa, sempre negli Stati Uniti, fece scalpore la diffusione accidentale dei dati personali di quasi 200 milioni di cittadini da parte di una società di marketing ingaggiata dal comitato nazionale repubblicano. Una violazione enorme anche in virtù del fatto che, oltre ai dati personali, vennero messe in piazza le appartenenze politiche, religiose e prese di posizioni su argomenti vari come l’aborto e il controllo delle armi. Ma in quel caso si trattò di un incidente.
Facendo un paragone tra Usa e Italia, nel nostro Paese, come previsto dal Gdpr (il regolamento europeo sulla protezione dei dati) la raccolta massiva di dati senza consenso da parte degli interessati è considerata illecita. Non è un caso che proprio in questi giorni si stia tanto dibattendo sull’utilizzo dell’app di tracciamento contro il Covid-19.
Negli Stati Uniti, invece, le notizie personali sono a disposizione dell’intera popolazione, e che riguardino matrimoni, divorzi o precedenti penali poco importa. Ogni informazione pubblica, comprese quelle penali, è online, anche se appartiene a un passato molto lontano. Con buona pace del diritto all’oblio delle persone.
FONTE: ilsole24ore.com