Vacanze da incubo, attenzione alle telecamere nascoste

Non sono poche le strutture che violano la privacy. Cosa si può fare per non cadere nel tranello?

Anche un periodo di vacanza può trasformarsi in un incubo. E’ quello che è capitato a una famiglia neozelandese (padre, madre, quattro figli e un nipote) durante un soggiorno in Irlanda, in una casa scelta sul portale “Airbnb”. Il padre, casualmente, ha scoperto una piccola telecamera nascosta sul soffitto del soggiorno. Uno strumento che trasmetteva e registrava 24 ore su 24 tutto ciò che si verificava all’interno della stanza. Naturalmente la famiglia ha abbandonato la casa, facendo reclamo. Immediatamente dopo “Airbnb” ha cancellato la casa dal suo catalogo, dichiarando che l’installazione di telecamere nascoste è vietata dalle proprie policy.

Ma quanto accaduto in Irlanda è solo uno dei numerosi casi verificatisi in tutto il mondo di violazione della privacy in appartamenti presi in affitto.

Cosa si può fare per evitare di cadere in un tranello tanto preoccupante?

La prima regola – sicuramente più artigianale e casalinga ma comunque efficace – è quella di portare sempre in valigia un nastro adesivo o qualcosa che riesca a oscurare oggetti che non convincono fino in fondo. Esistono poi alcuni strumenti che riescono a individuare la presenza di telecamere nascoste. Fra questi segnaliamo “Hangang RF Detector” o “Spycam Finder”.

Va ricordato infine che la legge italiana, ai sensi dell’art. 615 bis del Codice Penale, punisce con il carcere fino a 4 anni, chi inserisce telecamere nascoste in appartamenti in affitto.

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